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A324
Facilitare l’accesso ai servizi da parte della popolazione migrante
Descrizione
I migranti provenienti da luoghi diversi e con diverse culture incontrano o re-incontrano le droghe in nuovi contesti che sono diversi da quelli di provenienza per culture del consumo, giudizi e norme. In caso di progetto migratorio debole o fallito, dal quale possono anche scaturire patologie e disturbi mentali gravi, l’uso di droghe può avere ricadute sul piano sociale e psicologico per la persona, assumendo anche un carattere problematico. Ci sono, soprattutto per i migranti senza regolare titolo di soggiorno, evidenti difficoltà di accesso al sistema dei servizi. Influiscono sull’accesso di queste persone ai servizi le differenze culturali e di natura amministrativa. Garantire l’accesso ai servizi e a tutte le prestazioni alle persone temporaneamente presenti sul territorio nazionale, anche senza regolare titolo di soggiorno, e quindi aumentare l’offerta di cura permette allo stesso tempo di limitare l’impatto del fenomeno sulla società tutta, sia da un punto di vista di prevenzione della diffusione di patologie (HCV, HIV, HBV e altre) sia da un punto di vista di sicurezza sociale più generale. D’altra parte è opportuno che i servizi siano messi in condizione di prendere in carico una popolazione che, per differenze culturali e linguistiche, richiede competenze che mancano fra le figure professionali fin qui impiegate (etnoclinici e mediatori linguistici culturali, per esempio).
Risultati attesi
Indicatori di risultato
Risorse
Tempistiche
Documentazione a sostegno dell’azione
TERMINE PER LE PROPOSTE DI CONTENUTO PER LE AZIONI SCADUTO IL 25/8/2022